Le norme redazionali sono una serie di convenzioni che riguardano la formattazione dei testi. Nella traduzione è importante conoscere le norme che riguardano la propria lingua di destinazione. Sembrano dettagli ma non lo sono: ad esempio quanti tipi di virgolette ci sono e come si usano in italiano («xx», „xx“, “xx”, ‘xx’)? Come si traduce un acronimo?
Conoscere le norme redazionali è importante per chiunque si appresti a scrivere un testo, che si tratti della redazione di una tesi di laurea, di un articolo o di un romanzo, oppure della traduzione di un testo.
Alcune norme redazionali (o norme editoriali) non sono fisse e possono essere adattate in base alle preferenze della casa editrice o del cliente. Altre invece sono più rigide. L’importante è fare scelte consapevoli e coerenti.
L’Unione europea pubblica le sue linee guida che si possono sia scaricare online che ordinare in formato cartaceo (Manuale interistituzionale di convenzioni redazionali 2011 – la spedizione è gratuita). Attenzione, però, il manuale in pdf risale al 2011 e da allora tante cose sono cambiate. La versione online sempre aggiornata si trova qui: http://publications.europa.eu/code/it/it-000500.htm
Quello dell’Unione europea è solo un esempio, ma ogni casa editrice usa le sue norme redazionali. Ad esempio, qui sono pubblicati i criteri redazionali della casa editrice Il Mulino, mentre con una rapida ricerca online si possono trovare le linee guida per la redazione della tesi di laurea di varie università.
In inglese una delle fonti più autorevoli è il New Hart’s Rules: The Oxford Style Guide della Oxford University Press, un supporto indispensabile su come scrivere relazioni, saggi e tesi di laurea in inglese.
Per l’italiano, il riferimento è Il Nuovo Manuale di Stile di Roberto Lesina edito da Zanichelli. Un manuale completo, in cui trovare le risposte a qualsiasi dubbio in tema di punteggiatura, maiuscole e minuscole, abbreviazioni, citazioni, note, riferimenti bibliografici, ecc.
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