Il 10 gennaio è uscito in contemporanea mondiale il libro del Principe Harry — e da allora non si parla d’altro.
Scritto con il premio Pulitzer JR Moehringer, ghostwriter anche di Open, l’autobiografia di Andre Agassi (appassionante anche per chi non è un fan del tennis), il memoir del Principe Harry è intitolato Spare, termine che è stato mantenuto anche nella versione italiana con l’aggiunta del sottotitolo “Il minore”.
Una delle tante polemiche che circola in questi giorni
riguarda proprio la traduzione del titolo.
C’è da dire che il titolo di un libro non è scelto da cui lo traduce, ma dalla casa editrice, e segue logiche di mercato più che linguistiche.
La stessa cosa succede anche per i film. Un esempio celebre è il titolo del film “Se mi lasci, ti cancello” (2004) che in originale era “Eternal Sunshine of the Spotless Mind“, un verso di un’opera del poeta inglese Alexander Pope.
Tornando al libro del Principe Harry, il termine “spare” deriva dall’espressione inglese “an heir and a spare” che si traduce in “un erede e una riserva”. In passato, infatti, era necessario garantire la continuità della dinastia regnante nel caso in cui il primogenito fosse morto prima di avere un erede a sua volta.
Il libro è stato tradotto in 16 lingue e anche per il titolo le soluzioni sono state diverse a seconda della tradizione editoriale del Paese interessato.
Per fare qualche esempio, in Germania è stato usato il termine “Reserve” (riserva), in francese “Le suppléant” (sostituto), mentre in spagnolo si è optato per una traduzione meno letterale con “En la sombra” (nell’ombra).
Titolo: Spare. Il Minore
Autore: Prince Harry
Traduttrici: Sara Crimi, Laura Tasso, Manuela Faimali, Valeria Gorla
Casa editrice: Mondadori
Anno di pubblicazione: 2023
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