lingua dei segni

Kamala Harris, fiore di loto e lingua dei segni

Oggi ho letto un interessante articolo del New York Times su come è stato scelto il segno nome di Kamala Harris nella lingua dei segni americana. Una storia di inclusività e democrazia che ha coinvolto un gruppo di donne con diverse origini culturali.

Il segno nome identifica una persona all’interno della comunità sorda. Indica quella persona, è il suo nome proprio. Nell’assegnazione del segno nome ci sono alcune importanti regole da seguire, ad esempio una persona udente non può assegnarsi un nome autonomamente. È necessario che sia una persona della comunità sorda ad assegnare il segno nome, che verrà scelto in base alle caratteristiche fisiche o alla personalità del soggetto.

Di solito, per i leader politici il segno nome è sempre stato creato da uomini di razza bianca, ma in questo caso si è scelto di dare voce alle donne e di tenere conto della diversità culturale che la stessa Kamala Harris rappresenta. È stato garantito che le minoranze partecipassero alla scelta.

Nello specifico, le 5 donne coinvolte nella scelta hanno fatto una ricerca sul nome Kamala, che significa fiore di loto, un fiore dall’infiorescenza grande e forte, dotato di radici profonde. Nella lingua dei segni americana, il segno del fiore di loto è realizzato con 5 dita, ma per il segno nome di Kamala Harris si è deciso di usare 3 dita. Kamala Harris, infatti, è la prima donna vice presidente degli Stati Uniti, ma anche la prima vice presidente nera e la prima vice presidente indiana — un triplice primato.

L’articolo del New York Times approfondisce vari aspetti dell’assegnazione del segno nome e della lingua dei segni. Una lettura curiosa e stimolante per le appassionate e gli appassionati delle lingue.

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